martedì 10 settembre 2013

NON VOGLIAMO LE TRIVELLE IN MARTESANA #NOTRIV

Probabilmente molti di voi non lo sanno ma, da qui a qualche mese, il territorio della Martesana potrebbe essere devastato da sondaggi e trivellazioni per la ricerca di idrocarburi (petrolio, gas etc.).

I terreni agricoli della nostra zona, la qualità dell'ambiente e la salute delle persone rischiano di essere messi a repentaglio dalla miopia e dalla irresponsabilità di una classe dirigente che, invece di investire nella ricerca, nelle nuove tecnologie, nelle fonti energetiche rinnovabili e nella sostenibilità ambientale, sceglie continuamente di continuare a sostenere un modello economico e sociale vecchio, retrogrado, iniquo, costoso e dannoso per le persone e per l'ambiente  pur di salvaguardare i propri interessi personali e di lobby.



E' necessario che tutti i cittadini liberi e democratici si impegnino per impedire questo ennesimo attacco al nostro territorio.

Trascriviamo qui sotto il comunicato di Martesana Libera, che annuncia l'avvio della mobilitazione contro le trivelle, che si affianca a tutte le altre nostre battaglie in difesa dei diritti, dell'ambiente, del lavoro per una società migliore.


Parte la mobilitazione contro le trivelle! Martesana Libera!.


8 settembre 2013 alle ore 21.36



Come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia che, entro 12 mesi da giugno 2013, inizieranno in Martesana trivellazioni in cerca di gas e idrocarburi. A giugno la società romana Mac Oil, forse filiale della multinazionale americana Mac Oil and Gas, ha ottenuto tutti i permessi per iniziare le trivellazioni di ricerca in una area di più di 180 km quadrati nel territorio della Martesana, il via libera è arrivato dal ministero dello Sviluppo economico e dalla regione Lombardia senza il bisogno di una valutazione di impatto ambientale. Abbiamo deciso di essere partigiani, di metterci dalla parte della terra contro l'ennesima devastazione del territorio, l'Italia e in particolare la Lombardia non è nuova alle trivellazioni, da anni la nostra terra viene abusata dai signori del petrolio, e purtroppo, spesso, con successo. Abbiamo analizzato il caso della Basilicata che da più di 20 anni è in mano alla lobby del petrolio, e le notizie non sono per nulla rassicuranti: le reti idriche inquinate da cromo, piombo, alluminio, ferro e chi più ne ha più ne metta, tutte polveri liberate dall'estrazione del petrolio; la terra non è più fertile e l'agricoltura, punto di forza dell'economia della Martesana, finirà di esistere. Ci sarà un aumento di tumori e malattie respiratorie sempre causate dalle polveri e gas che sprigioneranno i pozzi, le mucche e le pecore non produrranno più latte. Chi in Basilicata ha denunciato tutto ciò è stato accusato di terrorismo psicologico, e fatto tacere.Abbiamo deciso di alzare la testa e non lasciare che l'ennesima devastazione della nostra terra e dell nostre vite possa avvenire tanto facilmente, abbiamo deciso di mobilitarci e organizzarci. Insieme ad alcuni consiglieri comunali presenti mercoledì sera in assemblea, abbiamo deciso di girare una interrogazione e un odg comune per tutti i paesi coinvolti che chiede il blocco immediato dei lavori e una ridiscussione sul territorio che coinvolga la cittadinanza e gli enti locali. Venerdì 13 settembre saremo in piazza a Cassina de'pecchi con un banchetto informativo per informare i cittadini di quello che sta succedendo al nostro territorio ormai devastato da grandi opere come la tem e la BreBeMi, autostrade inutili e dannose portatrici di mafia e devastazione.

Tutti i mercoledì sera alle 21 assemblea contro le trivelle al presidio della Jabil a Cassina de'Pecchi via Roma 


Abbiamo in agenda altre iniziative contro le trivelle per il mese di settembre verso la giornata nazionale in difesa dei territori del 12 ottobre in tutta Italia, seguiteci su:



Martesana Libera

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