mercoledì 22 maggio 2013

BELLUSCO: NO AL CENTRO SPORTIVO CHE SOTTRAE AREE VERDI

Come abbiamo scritto in precedenti articoli, la questione della tutela del territorio e della lotta al consumo di suolo è una delle priorità di Alba Martesana.

Per questo motivo, nel nostro territorio, siamo impegnati nelle varie lotte che hanno come scopo quello di contrastare la cementificazione e valorizzare il territorio ed il paesaggio come elementi fondamentali per il benessere degli esseri viventi e come base attraverso la quale introdurre un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale.



Appoggiamo quindi l'attività del Comitato che a Bellusco (MB) si è recentemente attivato per impedire che l'Amministrazione Comunale consumi delle aree verdi per realizzare un nuovo centro sportivo che alla città non serve.

Trascriviamo qui di seguito l'appello  lanciato dal Comitato (con relativa raccolta firme) nel pieno spirito della Mozione approvata dal Forum Salviamo il Paesaggio nell'Assemblea Nazionale del 4 maggio 2013 (ne abbiamo palato nell'articolo che puoi leggere cliccando qui).

Per informazioni, potete contattare il Comitato in occasione dei banchetti che organizza sul territorio di Bellusco, oppure scrivere a alba.martesana@gmail.com 



SALVIAMO IL PAESAGGIO!
ATTENZIONE: RISCHIAMO DI PERDERE UN’ALTRA FETTA DI TERRITORIO AGRICOLO E NATURALE

Ci risiamo: l’Amministrazione comunale ha bandito un concorso d’idee, per destinare una vasta area a est del paese a sport e tempo libero, con strutture sportive/di servizio e di ristoro/soci per il tennis (6ooo mq), con la possibilità di “futuri sviluppi di pianificazione urbanistica con finalità pubbliche” e di “un’attività economica che possa garantire la copertura dei costi di manutenzione/gestione dell’area”.

L’Amministrazione non vuole prendere in considerazione il fatto che il consumo forsennato di suolo sta mandando allo sfascio il settore agricolo e che nelle aree già pubbliche sarebbe necessario il verde naturale, un bosco in città che tuteli i due importanti corridoi ecologici a ovest della stazione di trasferimento e l’area di rispetto del pozzo dell’acqua potabile di via Dolomiti, come prevede la normativa. Il nostro strumento urbanistico proclama la tutela della biodiversità, ma il verde previsto nel bando di concorso è attrezzato, con un prato fruibile in caso di spettacoli/eventi sovracomunali (che richiedono strutture), con servizi e parcheggi.

Inoltre la convenzione tra il Comune e la società gestore dei campi di calcio prevede “concimazione periodica; trattamento antigerminante e diserbante selettivo”, nonostante la zona sia già classificata come vulnerabile da nitrati di origine civile e agricola e il campo sia a meno di 200 metri dal pozzo.

Data la scarsa e calante richiesta di mercato, non si capisce perché l’Amministrazione continui a offrire aree di edificazione sovrabbondanti, come dimostra l’eccesso di unità abitative, commerciali e industriali vuote e invendute. Oggi nell’edilizia vengono investiti soprattutto soldi sporchi da riciclare.

Oltre un anno fa, il Forum Nazionale dei Movimenti per la Terra e per il Paesaggio ha chiesto a tutti i Comuni italiani di censire i vuoti, la cui conoscenza è assolutamente necessaria per una corretta pianificazione urbanistica, ma la nostra Amministrazione non ha risposto, come non aveva risposto alle nostre identiche richieste presentate nel 2009.

CHIEDIAMO

di colpire fiscalmente le unità vuote, per indurre i proprietari a mettere in vendita o in affitto le unità immobiliari, evitando di rovinare altri suoli agricoli; di ripristinare l’uso agricolo per le aree di edificazione che non sono state richieste, come ha fatto il Comune di Cesena; di non realizzare il centro sportivo di via Adamello, ma di realizzare qualche campo da tennis sul campo di calcio di via Pascoli, ottimizzando l’esistente; di coinvolgere l’opinione pubblica sulla proposta di crescita zero (consentendo però piccoli adeguamenti); di inserire l’area di Camuzzago e quella cimiteriale nel Parco del Rio Vallone. Se il verde dell’area cimiteriale è definito strategico dal Piano di Governo del Territorio (PGT), perché non è tale anche quello dell’area di Camuzzago, indispensabile per il corridoio ecologico est-ovest?
di tutelare in modo certo l’acqua potabile.

Bellusco, maggio 2013




Nessun commento:

Posta un commento