Come abbiamo scritto in precedenti articoli, la questione della tutela del territorio e della lotta al consumo di suolo è una delle priorità di Alba Martesana.
Per questo motivo, nel nostro territorio, siamo impegnati nelle varie lotte che hanno come scopo quello di contrastare la cementificazione e valorizzare il territorio ed il paesaggio come elementi fondamentali per il benessere degli esseri viventi e come base attraverso la quale introdurre un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale.
Appoggiamo quindi l'attività del Comitato che a Bellusco (MB) si è recentemente attivato per impedire che l'Amministrazione Comunale consumi delle aree verdi per realizzare un nuovo centro sportivo che alla città non serve.
Trascriviamo qui di seguito l'appello lanciato dal Comitato (con relativa raccolta firme) nel pieno spirito della Mozione approvata dal Forum Salviamo il Paesaggio nell'Assemblea Nazionale del 4 maggio 2013 (ne abbiamo palato nell'articolo che puoi leggere cliccando qui).
Per informazioni, potete contattare il Comitato in occasione dei banchetti che organizza sul territorio di Bellusco, oppure scrivere a alba.martesana@gmail.com
SALVIAMO IL PAESAGGIO!
ATTENZIONE: RISCHIAMO DI
PERDERE UN’ALTRA FETTA DI TERRITORIO AGRICOLO E NATURALE
Ci risiamo: l’Amministrazione
comunale ha bandito un concorso d’idee, per destinare una vasta
area a est del paese a sport e tempo libero, con strutture
sportive/di servizio e di ristoro/soci per il tennis (6ooo mq), con
la possibilità di “futuri sviluppi di pianificazione urbanistica
con finalità pubbliche” e di “un’attività economica che possa
garantire la copertura dei costi di manutenzione/gestione dell’area”.
L’Amministrazione non vuole prendere
in considerazione il fatto che il consumo forsennato di suolo sta
mandando allo sfascio il settore agricolo e che nelle aree già
pubbliche sarebbe necessario il verde naturale, un bosco in città
che tuteli i due importanti corridoi ecologici a ovest della stazione
di trasferimento e l’area di rispetto del pozzo dell’acqua
potabile di via Dolomiti, come prevede la normativa. Il nostro
strumento urbanistico proclama la tutela della biodiversità, ma il
verde previsto nel bando di concorso è attrezzato, con un prato
fruibile in caso di spettacoli/eventi sovracomunali (che richiedono
strutture), con servizi e parcheggi.
Inoltre la convenzione tra il Comune e
la società gestore dei campi di calcio prevede “concimazione
periodica; trattamento antigerminante e diserbante selettivo”,
nonostante la zona sia già classificata come vulnerabile da nitrati
di origine civile e agricola e il campo sia a meno di 200 metri dal
pozzo.
Data la scarsa e calante richiesta di
mercato, non si capisce perché l’Amministrazione continui a
offrire aree di edificazione sovrabbondanti, come dimostra l’eccesso
di unità abitative, commerciali e industriali vuote e invendute.
Oggi nell’edilizia vengono investiti soprattutto soldi sporchi da
riciclare.
Oltre un anno fa, il Forum Nazionale
dei Movimenti per la Terra e per il Paesaggio ha chiesto a tutti i
Comuni italiani di censire i vuoti, la cui conoscenza è
assolutamente necessaria per una corretta pianificazione urbanistica,
ma la nostra Amministrazione non ha risposto, come non aveva risposto
alle nostre identiche richieste presentate nel 2009.
CHIEDIAMO
di colpire fiscalmente le unità vuote,
per indurre i proprietari a mettere in vendita o in affitto le unità
immobiliari, evitando di rovinare altri suoli agricoli; di ripristinare l’uso agricolo per le
aree di edificazione che non sono state richieste, come ha fatto il
Comune di Cesena; di non realizzare il centro sportivo di
via Adamello, ma di realizzare qualche campo da tennis sul campo di
calcio di via Pascoli, ottimizzando l’esistente; di coinvolgere l’opinione pubblica
sulla proposta di crescita zero (consentendo però piccoli
adeguamenti); di inserire l’area di Camuzzago e
quella cimiteriale nel Parco del Rio Vallone. Se il verde dell’area
cimiteriale è definito strategico dal Piano di Governo del
Territorio (PGT), perché non è tale anche quello dell’area di
Camuzzago, indispensabile per il corridoio ecologico est-ovest?
di tutelare in modo certo l’acqua
potabile.
Bellusco,
maggio 2013
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